Gay Pride: ciò che la gente non vuole vedere


Il Gay Pride è sempre più vicino e come ogni anno non potevano certo mancare le critiche e le opoosizioni a questa manifestazione. Il senatore del Pdl Carlo Giovanardi ritiene che il Pride non abbia nulla a che fare con la rivendicazione dei dirittu della comunità omosessuale, l'illustre politico si chiede "cosa c’entri la difesa di un orientamento sessuale diverso con il Gay Pride, nell’ambito del quale le persone ballano nude, si travestono da preti e da suore, irridono alla religione, prendono per i fondelli il Vaticano. Che cosa c’entra l’omosessualità con la sguaiataggine, il carnevale e la provocazione?”. C'è da precisare innanzitutto che il Gay Pride non è fatto solo di persone che si travestono o che si ribellano alle istituzioni (le stesse istituzioni, tra l'altro, che negano a noi omosessuali i nostri diritti), questa è solo una facciata, la parte divertente e giocosa che caratterizza una manifestazione che grida al mondo la rabbia di un'interà comunità. I media, dal canto loro, riprendono solo gente che balla e che che si diverte, MAI, MAI e poi MAI focalizza la propria attenzione sulla discussione che segue il corteo in cui alcuni esponenti politici e i responsabili di diverse associazioni lgbt intervengono su alcune delle pricipali tematiche omosessuali. E perchè avviene questo?Perchè altrimenti le persone da casa capirebbero che noi non siamo lì solo per ridere, ma in realtà stiamo combattendo tutti insieme per ottenere la nostra libertà di vivere. Il Pride ci permette di condividere le nostre gioie, le nostre speranze e le nostre delusioni, ma cosa più importante ci dà la possibilità di far arrivare più in alto il nostro messaggio: VOGLIAMO UNA VITA NORMALE! Non bisogna fermarsi alla sterile apparenza, ma è necessario addentrarsi in questa straordinaria realtà che lotta ogni giorno con fermezza e coraggio per rivendicare ciò che l'uomo le nega: la libertà di essere!

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